La ricchezza naturale di Creta

Sono in molti quelli che considerano Creta come un piccolo continente a sé e, infatti, si dice che se fosse mai possibile stendere in piano il suo intenso rilievo tettonico si arriverebbe a coprire una superficie pari a quella dell’Europa.

Nell’avvicendarsi delle ere geologiche – che corrispondono a milioni di anni – Creta si è trovata di volta in volta unita all’Africa, all’Europa e all’Asia, stando alle testimonianze dei ritrovamenti geologici e biologici. A questi periodi di unione con i tre continenti è dovuta l’esistenza sull’isola di molti organismi animali e vegetali che rappresentano un patrimonio naturale comune (Cynara Cyrenaica, Ranunculusasiaticus, Felissylvesrisretensis ecc.). Allo stesso modo, la divisione del territorio di Creta, l’isolamento e la formazione innanzitutto di isolotti più piccoli all’interno dello spazio corrispondente alla Creta odierna prima che prendesse la sua forma attuale (di isola unitaria), è all’origine di molte endemicità. La presenza di stenotipi endemici si rileva negli ambienti in cui si trovavano in precedenza le isole più piccole, le isolette e gli isolotti rocciosi tutt’intorno alla grande isola.

Creta, così come appare oggi con una estensione di 260 km in lunghezza da ovest a est e di una larghezza di 12 – 60 km, è sostanzialmente una parte dell’arco geologico che va dalle Alpi Dinariche e che, attraversando la Grecia da nord a sud, passando da Creta, Karpathos, e Rodi, arriva in Asia Minore. Isola sempre popolosa, con un intenso sfruttamento nell’arco di migliaia di anni, mantiene malgrado tutto gran parte della sua ricchezza naturale e soprattutto una eterogeneità di habitat e di rare specie endemiche conservatesi grazie alla presenza di rifugi naturali inaccessibili.

Le alte cime montagnose, in numero decisamente inusuale per un’isola,  l’abbondanza di strapiombi, di gole (circa 150), di isolette e di isolotti rocciosi sono le riserve dei tesori della natura cretese. La frammentazione di Creta in un grosso numero di gole verticali rispetto al suo asse immaginario e le decine di cime montagnose (di 1550 – 2500 m. s.l.m.) creano un’abbondante alternanza di tipi di habitat che è possibile incontrare attraversando l’isola in verticale, e circolarmente in alcuni punti, lungo l’asse stradale da nord a sud.

Lungo i vostri percorsi vedrete dipanarsi le occupazioni primarie dell’isola (agricoltura, allevamenti di bestiame, apicoltura, ceramica, cucina tradizionale, gastronomia, ecc.)

È notoriamente riconosciuta l’importanza non solo del patrimonio culturale greco ma anche di quello naturale, soprattutto per quanto riguarda il rilievo del terreno e del mondo naturale in confronto ad altre regioni, in proporzione all’estensione del territorio. Si annoverano circa 5.700 specie di piante autoctone, tra queste 750 sono endemiche della Grecia. Creta, che per estensione ricopre meno di 1/10 di tutto il territorio greco, dispone di circa 1740 piante, 160 delle quali circa sono endemiche dell’isola e un numero ancora considerevole appartiene alla categoria di piante rare in ambito mediterraneo e nel mar Egeo.

Non esiste un altro luogo la cui quasi totale ricchezza naturale è utilizzata per finalità diverse e che abbiano tante proprietà utili e elementi benefici per il mantenimento del buon stato di salute.

Venite a condividere insieme a noi le esperienze e la saggezza non di migliaia ma di milioni di anni, che solo chi ama la natura riesce a decifrare. Credo che sarà un’esperienza diversa, speciale per voi e per me.

Viaggiando insieme, calcando il terreno cretese lungo qualcuno dei suoi sentieri, non riusciremo a vedere proprio tutto con i nostri occhi, come le prelibate verdure primaverili, o le profumate erbe medicinali… nemmeno incontreremo grandi bestie, o elefanti, o nani, o ippopotami… Avremo però la possibilità di toccarne i fossili sulle montagne o nelle grotte sottomarine o vederne le proiezioni in una sala dedicata all’interno del Museo «RODANTHI» delle piante rare ed endemiche di Creta, a Kritsa.

Il «Museo RODANTHI» è il frutto del mio amore per la natura cretese e il mio contributo alla terra dei miei natali. È a disposizione dei visitatori di Creta ma anche dei Cretesi contemporanei.

 

Dal Sig. Giorgios Afordakos, botanologo e fondatore del nuovo Museo «RODANTHI» di piante rare e endemiche di Creta a Kritsa (Lassithi)