Prima festa di Pasqua a Milatos

Si tratta della festa greca più importante. Tutti rientrano in famiglia già dal pomeriggio del Giovedì Santo per celebrare insieme la Pasqua. Un’occasione magnifica per noi, per ricevere una parte della nostra famiglia e dei nostri amici e fare una “prova generale” prima dell’apertura dell’albergo!

In programma già dal venerdì sera, l’Epitaffio (il funerale di Gesù Cristo) che dà vita nel villaggio a una processione di chiesa in chiesa. Eh sì, perché ne abbiamo diverse. Anche se si sente scoppiettare qualche petardo qua e là, l’atmosfera è piuttosto solenne.

Alla mezzanotte del giorno successivo tutte le persone si ritrovano in Chiesa per festeggiare la resurrezione di Cristo. Dopo la messa, il pope diffonde la luce sacra offrendo la fiamma del suo cero ai primi che gli sono vicini e questi a loro volta la passano agli altri e così di seguito, perché ognuno possa portarla a casa propria.

È un momento veramente magico, per credenti e non credenti, è un momento di vera comunione, quando tutti si augurano reciprocamente il massimo bene possibile. L’atmosfera, in questa serata, è completamente diversa: espressioni di gioia, risa spesso coperte dallo scoppio dei petardi, ma anche fuochi d’artificio che illuminano il cielo dalla piazza del villaggio.

Veramente impressionante, ma non è tutto … Sul sagrato della chiesa scopriamo una pira su cui è stata posta l’effige di Giuda cui gli abitanti hanno dato fuoco. Delle grandi fiamme si lanciano verso il cielo e in breve Giuda scompare sotto le incitazioni dei fedeli. È la prima volta che viviamo questa esperienza, ma qui a Milatos è tradizione dare fuoco a Giuda in questa notte di Pasqua.

È ora di rientrare in albergo tutti insieme per condividere l’ottima cena. Nel menù, la famosa “Magiritsa” che ci ha preparato il nostro chef Michalis: una zuppa tradizionale fatta con interiora di agnello che tutta la Grecia mangia al ritorno dalla chiesa nella notte di Pasqua.

Dopo esserci sistemati intorno alla tavola, ognuno sceglie un uovo rosso e cerca di rompere quello del suo vicino di tavola colpendone uno contro l’altro (tranquilli! le uova sono sode). E si sentono dei Paf, Crac, Ohhh, Ahh, Sìì!, ecc. sino a quando ne resta solo uno ancora intero! “Christos Anesti”, “Chronia Polla!”, “Stin ygia sas!”. Tutti fanno dei brindisi e la cena comincia.

La tradizione delle uova dipinte di rosso sembra risalire all’antichità. In Grecia, secondo le usanze ortodosse, si preparano il Giovedì Santo ma si consumano dopo la mezzanotte del sabato sera e per tutto il successivo periodo di Pasqua.

Il sole è puntuale al suo appuntamento di domenica mattina, e la giornata si annuncia stupenda!

Michalis è arrivato presto questa mattina e si dà da fare in cucina per preparare l’agnello pasquale. In genere in Grecia, l’agnello, spalmato di un misto di olio di oliva succo di limone e origano, è cotto allo spiedo (“souvla”). In alcune zone di Creta, per preparare l’agnello, si utilizza una tecnica detta “anticristò”, la quale consiste nel sistemare a quadrato i pezzi di agnello uno di fronte all’altro, impilato nello spiedo in verticale e preparato con un fuoco di legna (non di carbone) che brucia al centro. È una novità assoluta per tutti noi (tranne che per lo chef) e una vera attrazione.

Tutti si sono deliziati! Agnello, kokoretsi, mezes e altre pietanze cretesi preparate dal nostro Chef Michalis, accompagnate da buon vino, da ouzo e da raki.

Malgrado la freschezza dell’acqua, alcuni non hanno esitato a tuffarsi nella piscina. Chiacchiere, abbronzatura, letture all’ombra degli ulivi, partite a carte nei pomeriggi per i nostri devoti seguaci del gioco Biribba… e tutto questo mentre Michael, il nostro barman, agitava lo shaker per preparare i cocktail.

Siamo felici di vedere finalmente, dopo mesi di lavoro, l’albergo prendere vita!